I termini per il concordato preventivo biennale (Cpb), riaperti grazie al Decreto Legge n. 167/2024 pubblicato il 15 novembre 2024 in Gazzetta Ufficiale, stanno per scadere. I contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità (Isa) che non hanno aderito entro il termine originario del 31 ottobre 2024 hanno ancora tempo fino al 12 dicembre 2024 per presentare la loro domanda tramite dichiarazione integrativa.
Questa proroga rappresenta un’ultima opportunità per concordare preventivamente i redditi e il valore della produzione netta da assoggettare a imposta nel biennio 2024-2025, istituto introdotto dal Dlgs n. 13/2024. Tuttavia, va ricordato che lo slittamento non è applicabile se la dichiarazione integrativa riporta un minore imponibile, un minore debito d’imposta o un maggiore credito rispetto a quanto dichiarato entro il termine originario.
Benefici del regime di ravvedimento
Chi aderisce entro il 12 dicembre potrà accedere allo speciale regime di ravvedimento previsto dall’articolo 2-quater del Dl n. 113/2024, che offre un’importante occasione per regolarizzare la propria posizione fiscale.
Risorse per le emergenze
Il decreto ha inoltre destinato ulteriori risorse per le emergenze, stanziando fino a 44 milioni di euro per il 2024, utilizzabili per gli interventi previsti dagli articoli 23, 24 e 29 del Codice della Protezione Civile.